da Monticelli Informa, n.4
In un mondo caratterizzato dalla multi-etnicità nemmeno Monticelli può esserne esente, sebbene sia un
piccolo centro. È sotto gli occhi di tutti come l’integrazione sia diventata sempre più negli ultimi anni un
tema centrale nei paesi occidentali in generale ed europei in particolare; molte sono le azioni che le amministrazioni,dagli organismi comunitari,hanno cercato di porre in atto per sensibilizzare le popolazioni su tali tematiche.
Tra queste iniziative, siamo orgogliosi di ricordare il progetto “GPS – Genitorialità, Protagonismo e Sostegno: navighiamo verso nuove identità comunitarie” a cui il Comune di Monticelli ha partecipato in qualità di partner.
Questo progetto, è stato interamente elaborato dalla Cooperativa Sociale Arco di Piacenza, con il ruolo di capofila, in partnership con l’A.U.S.L di Piacenza e i Comuni di Fiorenzuola, Lugagnano,Carpaneto, Sarmato e Monticelli. Solo poco meno di un anno fa ci giungeva l’ottima notizia che il progetto “GPS” era stato approvato all’interno dell’Azione 3 – Progetti Giovanili del bando FEI (Fondo Europeo di Integrazione) del Ministero dell’Interno e finanziato dal Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi; in particolare, a testimoniare l’ottima qualità del progetto c’è il fatto che lo stesso si è piazzato al quinto posto assoluto nella graduatoria dei progetti approvati a livello nazionale e al secondo posto in quello Regione.
Ma in cosa consiste? Il progetto prevede l’attivazione di una serie di interventi rivolti sia a minori e giovani stranieri che alle loro famiglie ed alla collettività ospitante, nel tentativo di favorire il processo di inclusione sociale dei cittadini stranieri con l’obbiettivo di limitare il verificarsi di fenomeni di disagio e marginalità.
Concretamente si può riassumere il progetto in tre azioni:
1. Costituzione di un gruppo multiculturale di giovani che per mesi hanno lavorato su una sorta di documentario sul tema dell’integrazione e del dialogo interculturale.
I ragazzi di età compresa tra i 13 e i 15 anni, con l’aiuto delle operatrici della Coop. L’ Arco, hanno
costruito un reportage video in cui una rappresentanza dei monticellesi (nativi ma anche d’adozione!)
raccontano attraverso una serie di interviste il loro punto di vista sull’integrazione e sulla vita e
la società di Monticelli, con le sue tradizioni, i suoi pregi e i suoi difetti.
2. Azione di orientamento scolastico e formativo rivolto a genitori e figli (di ogni nazionalità, anche italiana) che svolga un ruolo di supporto nella scelta dell’indirizzo scolastico da intraprendere una volta concluso il ciclo della scuola media.
3. Sostegno alla genitorialità: un’azione famiglie (anche non coinvolte nel progetto ), per stimolare un dialogo attraverso cui i genitori possono confrontare, problemi e gioie della propria esperienza genitoriale.
È evidente come l’obiettivo generale sia quello, attraverso il dialogo su temi condivisi quali quello dell’esperienza genitoriale, di favorire un contatto ed un confronto interculturale tra la società ospitante e le famiglie provenienti da paesi stranieri, nel tentativo di sviluppare un clima di tolleranza e comprensione reciproca, limitando la possibilità d’insorgenza di situazioni di disagio sociale e d’ emarginazione.
Le azioni intraprese mirano principalmente a promuovere il processo di integrazione delle famiglie straniere
all’interno delle società ospitanti, prevenire il rischio di insuccesso e abbandono scolastico, favorire i
processi di partecipazione giovanile, favorire il dialogo e il confronto interculturale, non solo tra i giovani ma anche tra le famiglie, promuovere un fenomeno di crescita di una cultura che accetti e rispetti le diversità e favorire la nascita e lo sviluppo del senso di appartenenza dei cittadini, italiani e non, alla comunità territoriale a cui appartengono. Lo scorso 26 giugno presso la sede del “Circolo …Anta” si è tenuta una serata illustrativa del progetto per quanto riguarda il lavoro svolto sul nostro territorio. I ragazzi che hanno partecipato hanno presentato il risultato del loro lavoro, un video di interviste e di esperienze che, benché realizzato con mezzi non professionali, appariva evidente frutto di buona volontà, spirito di iniziativa e collaborazione. Desideriamo riconoscere il giusto merito a questi ragazzi che hanno lavorato intensamente in questi mesi per portare a termine un lavoro che pensiamo possa essere uno stimolo positivo all’integrazione; utile perciò a tutta la comunità monticellese.
Grazie Ragazzi.